Secondo l'intervista del Prof. avv. Cecchella l'avvocato del futuro deve essere consapevole del suo ruolo di primaria importanza nel processo familiare e della fondamentale formazione a carattere specialistico.
Ulteriore tassello è la preparazione alla pratica negoziale e collaborativa ancora poco diffusa in Italia.
#formazioneprofessionale
#specializzazione
#avvocatodellafamiglia
#avvcollaborativo
#negoziazioneassistita
#curatoredelminore
#avvsarabertocchi
Una settimana decisamente pesante... una memoria conclusionale in tema bancario con svariate eccezioni da studiare in modo approfondito, un contratto da completare, una formazione con esame finale terminata....
E tanto altro nella testa! Forse è giunto il momento di riposarmi un po'😅
E voi?!? Come siete messi??
#vitadavvocato
#nonmollaremai
#avvocatoperpassione
#avvcollaborativo
#avvocatodelcredito
#progettipassioni
La mia assistente è differente!😂
Lavoro ancora oggi at home... sperando che non ci siano sorprese sul fronte scuola come parrebbe!
E voi??
#smartworking
#casestudyhouse
#assistentedistudio
#vitadavvocato
#avvocatosarabertocchi
- Assegno di maternità e natalità da parte di cittadini di paesi terzi soggiornanti legalmente in Italia-
Il tema del diritto Antidiscriminatorio al quale mi sto dedicando con il Corso intensivo organizzato da Fondazione della Avvocatura di Bologna tocca tematiche spesso connesse al diritto di famiglia e penale.
Venerdì scorso è stato trattato un caso affrontato recentemente dalla Corte di giustizia europea UE e deciso con sentenza del 2 settembre 2021.
La corte di giustizia UE ha ritenuto che il mancato riconoscimento di assegno familiare in favore dello straniero avente regolare diritto di soggiornare e lavorare nel territorio italiano sia da considerare discriminatorio ed a tale assunto è giunta con rinvio alla direttiva 2011/ 98.
Tale direttiva comunitaria nei considerando 20, 24 e 31 stabilisce che "tutti i cittadini di paesi terzi che soggiornano e lavorano regolarmente negli Stati membri dovrebbero beneficiare quanto meno di uno stesso insieme comune di diritti, basato sulla parità di trattamento con i cittadini dello stato membro ospitante".
La casistica in oggetto è stata non solo più volte rimessa al vaglio della Cassazione, ma anche della corte costituzionale essendo in discussione la lesioni di svariate disposizioni della nostra Carta costituzionale quale in primis il principio di eguaglianza.
La pronuncia di questo ultimo settembre ha chiosato le eccezioni dell'istituto nazionale di previdenza sociale che opponeva, in senso contrario alla fruizione del beneficio, il potere discrezionale concesso agli stati membri di derogare esplicitamente nel proprio ordinamento anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili.
#dirittoantidiscriminatorio
#assegnonatalità
#assegnomaternità
#dirittointernazionale
#paritàditrattamento
#art3costituzione
#permessounico
#stranierisoggiornanti
#previdenzasociale
#avvocatoSaraBertocchi
-Elevata conflittualità dei coniugi e affidamento ai servizi sociali-
Nella storia di ieri ↗️ si parlava di un caso che è stato affrontato dalla Cassazione civile sez I con ordinanza del 13 settembre scorso n. 24.637 e che vedeva affidare il minore conteso tra i genitori in lite ai servizi sociali ai sensi dell'art 337 ter c.c.
La scelta di ricorrere al collocamento del minore presso i servizi sociali nasceva da una condizione di conflittualità accesa ed insanabile, fonte di una vera e propria paralisi decisionale e stallo.
I genitori infatti avevano nel caso specifico messo in atto un rimpallo di responsabilità e manovre dirette ad "impossessarsi" del figlio per punire l'altro genitore, con la conseguenza che il bambino si trovava a sua volta solo a subire tale contesa e costretto a dividere la sua vita in parti del tutto separate e non armoniche.
Nel predetto contesto la corte ha valorizzato il ruolo dei servizi sociali deputati ad un compito di supplenza e garanzia il cui ultimo scopo è quello di indirizzare i genitori al superamento del conflitto ed al ripristino della piena bigenitorialita.
La bigenitorialita secondo la Corte si esplica in una condizione che garantisce "la presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi e nel dovere dei primi di cooperare nell'assistenza, educazione ed istruzione".
#bigenitorialita
#separazioneconiugale
#provvedimentiriguardofigli
#collocamentopressoservizi
#garantebigenitorialita
#avvsarabertocchi
Il tema dell'assegno divorzile è stato oggetto di approfondimento più volte in questa pagina.
Una recente ordinanza della Cassazione civile sezione sesta pubblicata il 1 ottobre scorso, è tornata nuovamente sull'argomento individuando come centrale il presupposto della c.d. incolpevole incapacità lavorativa della ex moglie che, in considerazione della età ed inesperienza professionale, frutto di una comune scelta coniugale, le rendeva particolarmente complesso il reinserimento sul mercato del lavoro.
La Cassazione ha però ritenuto, nell'ottica di una valutazione comparativa delle risorse economiche di ciascuno dei due ex coniugi, di ridurre l'assegno in favore della signora in quanto titolare di risorse proprie derivanti dalla vendita di un immobile.
Non è stata viceversa ritenuta preclusiva del diritto all'assegno la convivenza con un altro uomo, dal momento che la nuova coppia aveva una limitata condivisione del budget e della vita.
#assegnodivorzile
#incapacitalavorativa
#valutazioneredditipersonali
#nuovaconvivenza
#vitacomune
#avvocatosarabertocchi
#avvocatopraticacollaborativa
CULPA IN VIGILANDO E RESPONSABILITÀ DELL'INSEGNANTE-
L'inizio della scuola è alle porte e nella storia qui accanto ↘️ abbiamo richiamato un tema piuttosto spinoso ossia quello del bullismo e della responsabilità della struttura scolastica e del corpo docente nel prevenire tali fenomeni e nel intervenire con le dovute misure repressive.
La responsabilità del corpo docente può estrinsecarsi sia sul piano contrattuale ex art 1218 c.c. da contratto sociale qualificato che extracontrattuale ai sensi dell'articolo 2048 secondo comma c.c..
Nel caso affrontato nella sentenza del tribunale di Roma (sentenza del 30 giugno 2021) è stata ritenuta sussistente una ipotesi di responsabilità del corpo docente per il "danno cagionato dal fatto illecito dell'allievo, presupponendo un fatto obiettivamente antigiuridico, lesivo di un terzo,"
La sentenza si pone in conformità dell'orientamento giurisprudenziale della Cassazione (Cassazione sezione I° n. 9337/ 2016) dove è stato ribadito che sussiste la responsabilità della struttura scolastica quando non vi sia stata la dimostrazione contraria di aver adeguatamente approntato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari ed organizzative idonee ad evitare il sorgere di una situazione di pericolo da cui poi è derivato l'evento lesivo ai danni di un alunno.
La scuola dovrà- per liberarsi dalla presunzione di responsabilità da CULPA IN VIGILANDO - dimostrare la propria corretta gestione degli alunni, tenuto conto anche del grado di maturazione raggiunto dagli allievi in relazione alle circostanze del caso concreto, dovendo la sorveglianza dei minori essere tanto più efficace e continuativa in quanto si tratti di fanciulli in tenera età.
#bullismonellascuola
#responsabilità
#culpainvigilando
#onereprobatorio
#risarcimentodanno
#avvocatosarabertocchi
Ieri dalla sala della Corte di Assise del Tribunale di Parma ho salutato questa prima parte della attività giudiziale.
Si nota poco alle mie spalle la bellezza della balconata!
L'annata è stata ancora un po' fiacca, il covid ha influenzato sempre molto il nostro modo di lavorare, molte udienze con trattazione scritta poche in presenza.
I pensieri sono sempre tanti, i progetti si muovono nel mio cervello...
Le scarpe vorrebbero correre. ...
Ma è giustamente venuto il momento di rallentare! Il corpo me lo chiede!
Per poi ricominciare più carichi che mai!
Incrociamo le dita per un settembre pieno di nuove energie e intenti!
La pagina rallenterà, ma non si fermerà...!
Per il momento buon weekend a tutti!!
#corteassise
#tribunaleparma
#vitadavvocato
#testaepiedi
#sospensioneferiale
#avvsarabertocchi
Già tempo addietro io con @carolinaakiecolleoni ci confrontavamo su questo tema, sugli orientamenti giurisprudenziali e le diverse prassi applicative.
Il tribunale di Milano dove lei opera è in questo senso un faro da seguire! Non più tardi di pochi giorni fa mi sono incontrata con alcune colleghe di Ondif di Parma e ne ho parlato con loro esponendo, da un lato, senso di scontento e, dall'altra, voglia di fare!
Purtroppo il mio tribunale di appartenenza manca di una sessione famiglia, di prassi e protocollo uniformi sulla materia, e mi piacerebbe molto l'idea è di confrontarmi con una collega bravissima come Carolina e una altrettanto bravissima assistente sociale ossia Sabrina di @unaiutopossibile e fare una chiacchierata in merito!
Ci confronteremo su questo anche con approfondimenti e punti di vista in questo periodo!
#scambiproficui
#sinergieprofessionali
#curatorespecialeminore
#ascoltodelminore
#avvocatosarabertocchi
Liberi pensieri dopo il practice group di poco fa con Risolvere..
Quale è la conditio sine qua non da cui non.si può prescindere per accedere al tavolo della negoziazione assistita con metodo collaborativo? La base di partenza è che le parti vengano portate a capire che in negoziazione non ci si sta per trovare un qualcuno che dia torto o ragione, ma che ognuno è parte diretta del procedimento dove , come tale, tratta con il suo interlocutore le scelte finali.
Ciò non può prescindere dal fatto che vi sia una apertura al confronto ed al dialogo diretto tra le parti, ovviamente mediato dagli avvocati.
Un altro aspetto che è stato accennato è il tema dell'ascolto del minore.
Chi lo può fare? Non gli avvocati cui viene precluso anche dal codice deontologico, ma da uno psicologo chiamato a fare parte del TEAM collaborativo.
Visto che l'ascolto potrebbe essere fonte fondamentale per le decisioni successive, da definire e trattare, il team collaborativo deve essere pronto e precostituito già dalla sua implementazione ed ingresso.
#practicegroup
#riflessioni
#teamcollaborativo
#avvocatonegoziatore
#avvcollaborativo
#avvocatoSaraBertocchi
Il tema delle separazioni conflittuali mi sta veramente a cuore come professionista, forse perché ne ho avuta esperienza e in prima persona ho assistito a quanto possa essere complesso da ogni punto di vista.
Nella lettura di un interessante articolo pubblicato sulla rivista @Ondif dalla psicologa clinica e giuridica Barbara Fantini emergono spunti davvero stimolanti e lo spaccato realistico di quanto accade nel corso della dinamica separativa.
Accade sovente che nelle separazioni altamente conflittuali emergano e prendano il sopravvento gli aspetti narcisisti e infantili di una od entrambe le parti in causa e che gli stessi operatori coinvolti ne siano in qualche modo trascinati, il tutto con grave compromissione della situazione dei minori coinvolti che non vedono loro riconosciuto un adeguato spazio mentale favorente lo sviluppo psicofisico.
Il conflitto familiare permanente in questi casi è un mezzo strategicamente impiegato dai coniugi per evitare di recidere definitivamente il loro legame che li protegge ed è "funzionale alla negazione delle rispettive angosce di separazione".
Nel guado di tutto ciò c'è il minore che deve essere liberato dal peso della controversia e restituito di "uno spazio autentico di soggettivazione".
Le conclusioni della autrice di questo studio sono che la "complessità delle dinamiche familiari.. richiede che gli operatori che se ne occupano abbiano un'approfondita e adeguata formazione e una adeguata maturità psichica" unite alla consapevolezza delle proprie fragilità narcisistiche e del proprio assetto difensivo.
#dirittoepsicologia
#lavorointegrato
#separazioneconflittuale
#trattinarcisistici
#minorealcentrodellatutela
#avvsarabertocchi
#avvcollaborativo
#coordinazionegenitoriale
Pochi giorni fa nella storia qui accanto ↗️ vi richiamavo una ordinanza della Cassazione civile del 04 giugno scorso n.15.693 che è intervenuta disponendo la remissione alle sezioni unite per un caso di dichiarazione di adottabilità di un minore di nazionalità moldava confermata dalla Corte di Appello di Roma.
Il caso nello specifico ha previsto che non sussistesse motivo di nullità della sentenza per mancata comunicazione del provvedimento alla Ambasciata Moldava, tanto più che la stessa Ambasciata era venuta a conoscenza del procedimento e si era costituita nella fase di Appello.
Nel merito della questione la sentenza ha ribadito che essendo la adottanda una minore in stato di abbandono in Italia, l'articolo 38 della legge italiana di diritto internazionale privato ( l.218/1995) prevede che si applichi il diritto italiano quando è richiesta al giudice italiano l'adozione di una minore idonea ad attribuire lo stato di figlio.
La giurisdizione italiana era da ritenersi legittima e fondata essendo emerso nel procedimento che la minore fosse da sempre vissuta in Italia senza soluzione di continuità.
La fattispecie e lo stato di abbandono era altrettanto fondata, in quanto il contesto della famiglia era caratterizzato da una figura paterna violenta e prevaricante e una materna a sua volta gravemente compromessa nelle proprie attitudini genitoriali.
Infatti, nel procedimento era emerso che la madre vivesse in una condizione di totale dipendenza e sottomissione al comportamento vessatorio del compagno e che fosse, oltretutto, priva di un adeguato livello cognitivo sostenuto da un atteggiamento non collaborativo con i servizi che le avevano prospettato il sostegno genitoriale,
Vi interessa l'argomento?
Vi piacerebbe un approfondimento di questo tema?
#adottabilità
#minorestraniero
#statodiabbandono
#capacitàgenitoriali
#sostegnogenitoriale
#giurisdizioneitaliana
#leggedirittointernazionaleprivato
#avvocatosarabertocchi
Il riconoscimento del figlio nato con tecnica di procreazione medicalmente assistita da parte di coppie omoaffettiva, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale n 32/2021, continua ad essere oggetto di pronunce in senso contrario dei Tribunali di merito.
Recentemente, infatti, il Tribunale di Reggio Emilia con la sentenza di cui parlavamo nella storia qui richiamata ↗️ del 28.04.2021 ha stabilito che è impossibile il riconoscimento del figlio da parte della madre intenzionale , nonostante il consenso di quella biologica, ed enunciato il principio secondo il quale tuttavia "il rapporto di filiazione, inteso come fenomeno fattuale, prescinde da una identificazione normativa e può sorgere e sviluppare nell'ambito di una unione civile, o di una stabile convivenza che riproduca la quotidianità della vita familiare, anche indipendentemente dalla esistenza di un riconoscimento da parte del genitore intenzionale".
Ritengo che l'argomento meriti di essere trattato e definitivamente risolto sul piano normativo.
Voi cosa ne pensate?
#riconoscimentofiglio
#coppiaomoaffettiva
#rapportofiliazione
#convivenzavitafamiliare
#cortecostituzionale
#sentenza32/2021
#pronuncemerito
#avvsarabertocchi
Nella giornata mondiale dei genitori mi piace ricordare una bellissima frase di Madre Teresa
"I figli sono come gli aquiloni: gli insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo. Gli insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Gli insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto"
Parole da ricordare sempre
#giornatamondialedeigenitori
#figliegenitori
#avvocatosarabertocchi
Nel practice group tenuto oggi con la Associazione Risolvere, di cui faccio parte, è stato affrontato il tema dell'intervento del facilitatore della comunicazione nel corso di una negoziazione assistita.
Nel metodo collaborativo vi sono delle linee guida comuni che tutti i soggetti coinvolti, avvocati e parti, si impegnano a rispettare ed applicare per la risoluzione "amichevole"del conflitto familiare.
In sostanza il presupposto di base è che le parti ed i professionisti si vincolano volontariamente a seguire un percorso che è strutturato secondo una serie di regole ad hoc ed il cui intento primario è consentire a tutti i partecipanti un ambito protetto nel quale potersi confrontare ed ascoltare con rispetto.
Una delle regole del metodo è quella di prevedere l'intervento di un facilitatore della comunicazione che faccia parte del team costituito fin dalla presa in carico della coppia in crisi.
La soluzione ideale è che dopo i primi colloqui preliminari tra ciascuna delle parti con il proprio avvocato e la decisione comune di aderire alla negoziazione con sottoscrizione della convenzione, venga presentato il team collaborativo completo alle parti comprensivo anche del c.d. facilitatore.
Ma chi è il facilitatore?
La questione non è di poco conto, ma l'esperienza consiglia di fare intervenire professionisti della area psicologica o al più mediatori familiari preparati a gestire situazioni particolarmente complesse.
Cosa ne pensate❓❓❓
L'avvocato può essere a vostra opinione già di per sé formato a svolgere un ruolo di facilitatore? O pensate che separarsi con l'ausilio di uno psicologo che consenta di superare particolari difficoltà o nodi comunicativi complessi sia un valore aggiunto?
Io confido assolutamente in questo metodo e penso che possa veramente consentire di separarsi con maggiore dignità e rispetto reciproco, soprattutto quando ci sono coinvolti figli minori da tutelare.
Sono a disposizione per chi volesse approfondire ❗❗❗
#pratic
In questi giorni sono stata impegnata in full immersion in un nuovo progetto formativo e professionale che mi vedrà ancora presa per un'altra settimana.
Infatti non sono riuscita ad occuparmi molto dei nostri soliti approfondimenti della pagina!
Di cosa si tratta?!?
Nella storia che vi ho richiamato qui a fianco ↗️ ve ne faccio un piccolo assaggio, richiamando il sistema del pensiero laterale alternativo a quello verticale o logico come possibile approccio alle tecniche di mediazione. Ebbene sì! Ho scelto di ampliare le mie competenze in tema di ADR ossia di Metodi Alternativi alla Risoluzione del conflitto partecipando al corso per diventare Mediatore civile e commerciale con un importante e accreditato Ente operativo in tutta Italia.
L'esperienza sin ora, sebbene molto impegnativa, è davvero stimolante oltre che formativa.
Come professionista già accreditata alla Coordinazione genitoriale, ed Avvocato collaborativo formato per la negoziazione assistita, mi sento di avvicinarmi sempre più a un modo di risoluzione delle controversie che sicuramente si rivelerà sempre più al passo con i tempi e che il nostro sistema giudiziario sta recependo anche alla luce della riforma del sistema giustizia in corso d'opera in Parlamento.
Vi terrò aggiornati dei futuri sviluppi e a presto per i nostri soliti appuntamenti!
#formazionespecialistica
#avvocatomediatore
#ADR
#giustizialternativa
#avvocatosarabertocchi
La sfera sessuale viene riconosciuta da fonti sovranazionali e nazionali come un diritto fondamentale ed incomprimibile espressione diretta della personalità dell'individuo e riconosciuta dalla Carta Costituzionale.
In tal senso la Corte Costituzionale si è più volte pronunciata al fine di garantirne la tutela sia con riguardo alla identità sessuale che ogni soggetto ha diritto di esprimere nella propria vita di relazione, che sotto forma di libertà sessuale da intendere come diritto soggettivo assoluto liberamente disponibile da ogni individuo.
La disponibilità del diritto alla sessualità da parte di individui con disabilità pone alcune limitazioni tanto che fino a poco tempo fa veniva previsto il reato di violenza sessuale nel caso di consumazione di un rapporto con soggetto disabile.
Dopo la riforma del 1996 e la introduzione dell'articolo 609- bis c.p. le cose sono profondamente cambiate tanto che si configura la violenza sessuale solo nel caso di un approfondimento da parte del soggetto non disabile verso quello disabile con specifiche e dirette valutazioni da parte del giudice chiamato a decidere dell'abuso.
Nel campo del diritto civile, sebbene siano previste forme di tutela dei soggetti disabili che ne vanno a limitare - solo nei casi più gravi - la capacità di agire attraverso istituti quali la interdizione, la inabilitazione e la amministrazione di sostegno, prevale il riconoscimento della libertà di autodeterminazione anche per la sfera sessuale.
In questo senso è interessante la pronuncia del Tribunale di Torre Annunziata del 22 ottobre 2020 che ha ritenuto illegittimo l'intervento dell'amministratore di sostegno che aveva ridotto le somme disponibili al beneficiario di ADS per evitare che quest'ultimo usufruisse di prestazioni sessuali a pagamento.
La esigenza di protezione del soggetto disabile non può tradursi in un esproprio dei suoi legittimi diritti quali appunto quello alla sessualità.
Che ne pensate? Ritenete opportuno una legisl