25/11/2024
🌊 Concessioni Demaniali: cosa cambia con il Decreto Salva Infrazioni? Un approfondimento. 🌍
Negli ultimi anni, il tema delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative ha scatenato un acceso dibattito, sia a livello nazionale che europeo. Le concessioni, prorogate più volte fino al 2033, hanno attirato l’attenzione della Commissione Europea, che ha contestato la mancanza di gare pubbliche, considerandola una violazione della Direttiva Bolkestein.
👉 Cosa è successo finora?
Nel 2021, le cosiddette Sentenze Gemelle del Consiglio di Stato (nn. 17 e 18) hanno rappresentato una svolta. Queste decisioni hanno stabilito l’incompatibilità delle proroghe automatiche con il diritto europeo, dichiarando inefficaci le concessioni prorogate oltre il 31 dicembre 2023 e imponendo l’obbligo di indire gare pubbliche. Tuttavia, la normativa italiana ha continuato a introdurre proroghe, rendendo il quadro giuridico sempre più complesso e frammentato.
👉 Il Decreto Salva Infrazioni (L. 166/2024)
L’ultimo intervento normativo, il Decreto Salva Infrazioni, rappresenta un tentativo di allineare la legislazione italiana ai principi europei e chiudere il conflitto con l’UE. Ecco i punti principali:
🔹 Proroga delle concessioni esistenti:
Le concessioni sono prorogate fino al 30 settembre 2027.
Gli enti concedenti dovranno avviare le gare pubbliche entro il 30 giugno 2027.
🔹 Regole per le gare:
Trasparenza, pubblicità e parità di trattamento come principi fondamentali.
Priorità per microimprese, imprese locali e operatori che hanno dimostrato capacità tecnica e realizzato investimenti pregressi.
🔹 Durata delle concessioni:
Limiti fissati tra 5 e 20 anni, proporzionali agli investimenti richiesti.
🔹 Indennizzi per i concessionari uscenti:
Previsti indennizzi per gli investimenti non ammortizzati, a carico del concessionario subentrante.
🔹 Canoni concessori aggiornati:
Gli importi saranno adeguati al valore di mercato e alla redditività delle concessioni.
👉 Perché queste novità sono importanti?
Il decreto cerca di bilanciare due esigenze fondamentali:
- Rispetto delle regole europee, che impongono la liberalizzazione delle concessioni.
- Tutela degli attuali concessionari, molti dei quali hanno realizzato investimenti importanti negli anni.
Tuttavia, ci sono criticità:
La proroga fino al 2027 potrebbe essere percepita dall’UE come un ulteriore rinvio delle riforme necessarie.
La confusione normativa e la lentezza nell’emanazione dei decreti attuativi rischiano di generare nuovi contenziosi, sia tra gli attuali concessionari che con nuovi operatori interessati al mercato.
Il settore rimane esposto al rischio di ulteriori procedure di infrazione da parte della Commissione Europea.
👉 Come cambia il futuro per enti e operatori?
Gli enti locali e i concessionari dovranno adattarsi rapidamente alle nuove regole. Sarà essenziale:
- Garantire la massima trasparenza nelle procedure di gara.
- Fornire supporto tecnico agli enti concedenti, molti dei quali non dispongono delle risorse necessarie per gestire processi complessi.
- Monitorare l’adeguamento alle normative europee per evitare ulteriori sanzioni.
💡 Conclusioni:
Il Decreto Salva Infrazioni rappresenta un passo importante verso una maggiore apertura e regolamentazione del settore. Tuttavia, il rischio è che le proroghe vengano percepite come un compromesso che non risolve definitivamente le criticità segnalate dall’UE.
📌 Quali sono le prospettive?
Per il settore, si tratta di un’opportunità per modernizzarsi e garantire una gestione più trasparente ed equa delle risorse demaniali. Ma la vera sfida sarà trovare un equilibrio tra liberalizzazione, tutela degli investimenti e sostenibilità economica.