21/01/2024
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"Il 15 gennaio 1921, 100 anni fa, veniva stampato “Troppi avvocati!” in cui Piero Calamandrei, con la sua penna fatata, ricordava a tutti l’essenzialita’ della funzione degli avvocati con queste parole: “In un sistema giudiziario inevitabilmente complicato com'è quello dei moderni Stati civili, la giustizia non potrebbe funzionare se non esistessero i professionisti legali; poiché le difficoltà del giudicare sarebbero enormemente accresciute, fino a costituire ostacoli in pratica insormontabili, quando il giudice, aboliti gli avvocati, fosse posto a contatto diretto coll'imperizia giuridica e colla mala fede delle parti in causa....Il professionista legale é un prezioso collaboratore del giudice, perché lavora in vece sua a raccogliere i materiali di lite, a tradurre in linguaggio tecnico frammentarie e slegate affermazioni della parte, a trar fuori da queste l’ossatura del caso giuridico e a presentarlo al giudice in forma chiara e precisa e nei modi processualmente corretti; onde in grazia di questo professionista paziente, che nel raccoglimento del suo studio sgrossa, interpreta, sceglie e riordina gli informi elementi fornitigli dal cliente, il giudice è messo in condizione di vedere a colpo, senza perder tempo, il punto vitale della controversia che è chiamato a decidere” (Post di Carlo Cipriani)