05/08/2024
In un giorno qualsiasi d'agosto, strizzata dall'arrivo della prossima desiderata dislocazione, raggiungo un piccolo paese con l’architettura delle case antiche, ed attraverso la curiosità dei pochi abitanti seduti all'ombra nella piazzetta.
Devo raggiungere, necessariamente a piedi, il civico 56 della via dell'eroe dei due mondi, dove mi aspetta un'anziana signora dalla casa pulita e profumata, che quella strada impervia non può più percorrere.
Al centro del tavolo sul quale poggio il fascicolo c'è un ciambellone variegato al cioccolato appena sfornato.
E' lì per me. Non è un semplice dolce, è uno stato d'animo; l'odore mi contagia, mi ricorda l’infanzia, e nella mia interpretazione romantica mi ricorda mia nonna, ed in un attimo la mente vaga dalla terra all'universo.
Ne mangio una sola fetta, è buonissimo, è consolatorio.
Poi, torno nella me professionale, termino l'atto, e ancora una volta torno in città.