Avvocato Piero Gallo

14/01/2023

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La vittima si chiamava Martina Scialdone aveva 35 anni.  L'uomo, dipendente Enav, aveva un porto d'armi per uso sportivo. Si erano visti a cena pe…

10/12/2021

‼𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐈𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐒𝐓𝐀𝐌𝐏𝐀
𝐈𝐕𝐑𝐄𝐀 – 𝟏𝟎.𝟏𝟐.𝟐𝟎𝟐𝟏

𝐋’𝐀𝐈𝐆𝐀 𝐏𝐈𝐄𝐌𝐎𝐍𝐓𝐄 𝐄 𝐕𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐃’𝐀𝐎𝐒𝐓𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐄𝐃𝐄 𝐋’𝐀𝐍𝐍𝐔𝐋𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐁𝐀𝐍𝐃𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐒𝐄𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐀𝐕𝐕𝐎𝐂𝐀𝐓𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐈𝐍𝐂𝐀𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈 𝐃𝐈 𝐀𝐒𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐍𝐙𝐀, 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐔𝐋𝐄𝐍𝐙𝐀, 𝐃𝐎𝐌𝐈𝐂𝐈𝐋𝐈𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄 𝐏𝐀𝐓𝐑𝐎𝐂𝐈𝐍𝐈𝐎 𝐋𝐄𝐆𝐀𝐋𝐄 𝐈𝐍𝐃𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐃𝐀𝐋𝐋’𝐀𝐒𝐋 𝐓𝐎 𝟓.

Il Coordinamento Regionale AIGA del Piemonte e della Valle D’Aosta chiede l’annullamento in autotutela dell’avviso del 22 novembre ultimo scorso con il quale l’ASL TO5 (Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino), attraverso una procedura di selezione, intende formare un elenco di avvocati ai quali conferire incarichi di difesa in giudizio, rappresentanza, domicilio e patrocinio legale dell’Azienda e dei propri dipendenti congiuntamente e disgiuntamente a legali interni all’Azienda.

Ancora una volta, assistiamo all’inserimento di requisiti fortemente penalizzanti per la giovane avvocatura quali, in questo caso, quello dell’obbligo di iscrizione all’albo per il patrocinio dinanzi alle Giurisdizioni Superiori.

Tale requisito impedisce, di fatto, l’accesso in tali elenchi di giovani professionisti e non costituisce, al medesimo tempo, una garanzia di professionalità per l’Ente.

Se ben si comprende la richiesta di una comprovata esperienza nei settori di maggior interesse per l’Ente, non si concepisce la richiesta della necessaria iscrizione all’albo degli Avvocati patrocinanti in Cassazione, anche in considerazione del probabilmente esiguo contezioso che Asl To5 ha dinanzi al Giudice di Legittimità e che rende quindi tale richiesta certamente eccessiva.

Il Coordinamento AIGA Piemonte e Valle D’Aosta auspica quindi che l’Asl To5 provveda all’annullamento del bando in autotutela, consentendo così la più ampia partecipazione degli avvocati giovani e meno giovani.

Ivrea, 10.12.2021

La Coordinatrice AIGA Piemonte e Valle D’Aosta
Avv. Paola DIANA

20/10/2021

L’offerta di servizi senza compenso adeguato è un illecito disciplinare, ma sono pochi i casi segnalati agli Ordini. Le regole da rispettare nelle offerte