08/02/2025
GRAVINA CELEBRA IL "GIORNO DEL RICORDO"
Come ogni anno anche quest'anno Gravina ha celebrato il "Giorno del Ricordo", ricorrenza istituita dalla legge 92 del 30/3/2004 (legge Menia) tesa a celebrare in data 10 febbraio le vittime delle foibe, l'esodo fiumano-istriano e giuliano-dalmata e le annesse sofferenze subite da tali popoli per ragioni politiche e sociali durante la seconda Guerra mondiale ed anche nel successivo dopoguerra.
E lo ha fatto aderendo all'iniziativa "Nel Vostro nome costruiamo il domani" ideata dal "Comitato 10 febbraio".
Le fóibe, profondi inghiottitoi carsici, ubicate prevalentemente a Basovizza, Monrupino, Pisino, Villa Surani, e non solo, furono utilizzate come fosse comuni da parte delle forze jugoslave per eliminare migliaia di italiani in quello che fu un vero e proprio eccidio.
Il termine rimanda al latino fóvea, "fossa" e venne adoperato per la prima volta in tale specifico senso geografico dal naturalista Alberto Fortis già nel 1770.
In assoluto è stata Forlì la prima città italiana ad aver ricordato anche nella toponomastica (1997) la tragedia attraverso l'intitolazione alle vittime di una strada, Via màrtiri delle foibe, in ciò seguìta a ruota da diverse altre località italiane.
L'esodo fiumano-istriano e giuliano-dalmata, invece, riguarda il drammatico spostamento forzato di centinaia di migliaia di Italiani che si videro costretti, loro malgrado, ad abbandonare le terre di origine e i luoghi natìi.
Anche diverse scuole italiane, ormai, commemorano attraverso incontri con storici e tramite testimonianze e visite a monumenti e luoghi significativi questa Giornata sulla quale in passato era calata una coltre di silenzio ma che recenti e sempre più numerosi studi e testimonianze stanno invece riconducendo alla verità storica soprattutto in termini numerici delle vittime, decisamente più copiose di quelle che i numeri ufficiali sembrano ad oggi indicarci.
La giornata va di pari passo con l'altra, di inizio ottobre, sempre ideata dal "Comitato 10 febbraio", in cui parimenti viene ricordata Norma Cossetto, la giovanissima studentessa universitaria di Visinada - medaglia d'oro al valore civile e destinataria di una laurea ad honorem postuma riconosciutole dietro proposta del latinista catanese Concetto Marchesi ex rettore in quegli anni in quel di Padova - vittima di tale violenza che vide perire, fra gli altri, anche sacerdoti quali don Angelo Tarticchio, don Francesco Bonifacio e ancora le sorelle Radecchi, vittime tutte di crimini contro l'umanità che nemmeno la filmografia ha certo dimenticato come ci ricordano, fra gli altri, "Il cuore nel pozzo", "Il sorriso della Patria", "Red land (Rosso Istria)" e non solo.
E così a Gravina di Catania in Piazza Primo Maggio, alla presenza di diversi rappresentanti dell'Amministrazione, della Polizia locale e di vari cittadini, sono stati deposti dei fiori per onorare la memoria delle vittime.
Per l'Amministrazione comunale gravinese erano presenti il sindaco Massimiliano Giammusso, il vicesindaco Claudio Nicolosi, i consiglieri comunali Emanuele Mirabella - anche nella veste di Coordinatore cittadino di "Fratelli d'Italia" - e Vincenzo Saitta, e i responsabili dell'ufficio di Gabinetto del sindaco, Marco Rapisarda ed Agata Viola, oltre all'esperto del sindaco, Salvatore Giuffrida.
Presente pure una rappresentanza della Consulta giovanile nelle persone della neopresidente, Giulia Anzalone, del segretario Giordano Argento e del delegato del sindaco, Paolo Rizzo.
È stato proprio il giovane Giordano Argento ad aprire l'evento ricordando quanto sul piano storico accadde in quella tragica fase della storia dell'umanità.
Il consigliere Emanuele Mirabella ha ribadito "l'importanza del tramandare, specialmente alle nuove generazioni, il ricordo di tali tragici eventi che non vanno assolutamente dimenticati affinché non abbiano più a ripetersi".
Il vicesindaco Claudio Nicolosi ha sottolineato come "dinanzi a simili tragedie vadano messe da parte le contrapposizioni politiche ed ideologiche perché non può esserci se non sentimento di unanime condanna per quanto accaduto in quegli anni".
Il Sindaco di Gravina di Catania Massimiliano Giammusso ha infine precisato che "come Amministrazione ci tenevamo ad aderire a questa importante Giornata ideata per far acquisire consapevolezza delle vicende legate a questa tragica pagina della storia italiana che hanno purtroppo segnato un intero popolo divenendo, pertanto, al contempo costante monito a non abbassare mai la guardia e meglio comprendere la portata del valore della memoria storica, della pace e della serena convivenza e solidarietà fra i popoli".
Un minuto di silenzio e raccoglimento finale ha concluso la commemorazione.