Studio Legale Mazza

Studio Legale Mazza Civile.

Segnaliamo: Nel trattamento sanitario obbligatorio in ospedale, il paziente ha diritto ad essere informato, ascoltato da...
11/06/2025

Segnaliamo:

Nel trattamento sanitario obbligatorio in ospedale, il paziente ha diritto ad essere informato, ascoltato dal giudice e a ricevere la notifica del provvedimento: senza tali garanzie, la misura è incostituzionale.

In particolare, l'art. 35 della legge n. 833 del 1978, è costituzionalmente illegittimo:

– nella parte in cui non prevede, al primo comma, dopo le parole «deve essere», le parole «comunicato alla persona interessata o al suo legale rappresentante, ove esistente, e»;

– nella parte in cui non prevede, al secondo comma, dopo le parole «assunte le informazioni», le parole «, sentita la persona interessata»;

– nella parte in cui non prevede, al secondo comma, dopo le parole «ne dà comunicazione al sindaco», le parole «e ne dispone la notificazione alla persona interessata o al suo legale rappresentante, ove esistente».

Corte Cost., sent., 30 maggio 2025, n. 76.

Segnaliamo: “In caso di comproprietà del bene, l'occupante che abbia goduto del bene in via esclusiva è tenuto al pagame...
19/05/2025

Segnaliamo:

“In caso di comproprietà del bene, l'occupante che abbia goduto del bene in via esclusiva è tenuto al pagamento della corrispondente quota di frutti civili, solo qualora gli altri partecipanti abbiano manifestato l'intenzione di utilizzare il bene in maniera diretta e ciò non sia stato loro consentito poiché tale utilizzo costituisce una manifestazione del diritto di comproprietà”.

Cass. civ., sez. II, ord., 13 maggio 2025, n. 12662.

Segnaliamo: «Colui il quale, in pendenza delle trattative per la stipula di un contratto di vendita, ottenga comunque da...
15/05/2025

Segnaliamo:

«Colui il quale, in pendenza delle trattative per la stipula di un contratto di vendita, ottenga comunque dal proprietario la detenzione dell'immobile non può ritenersi detentore di buona fede nel caso in cui l'altra parte gli manifesti in modo inequivoco la volontà di recedere dalle trattative e recuperare la detenzione dell'immobile.
Pertanto, anche se il recesso dalle trattative sia stato ingiustificato e dia luogo a responsabilità precontrattuale, nella liquidazione del danno conseguente il giudice di merito deve tenere conto del periodo di tempo per il quale l'immobile è stato detenuto illegittimamente dalla parte avente diritto al risarcimento per responsabilità precontrattuale».

Cass. civ., sez. II, sent., 13 maggio 2025, n. 12679.

Segnaliamo: La procedura esecutiva avviata dal creditore con iscrizione ipotecaria anteriore può proseguire malgrado, su...
07/05/2025

Segnaliamo:

La procedura esecutiva avviata dal creditore con iscrizione ipotecaria anteriore può proseguire malgrado, successivamente, l’immobile sia stato acquisito al patrimonio del Comune in quanto abusivo.


Tuttavia, in tale caso, la prima verifica che il Giudice dell’Esecuzione è quella di verificare se, nelle more, non sia intervenuta una manifestazione di volontà dell'Ente dichiarativa della sussistenza di prevalenti interessi pubblici» ai sensi dell’art. 31 comma 5 D.P.R. 380/2001.

In caso di esito negativo di tale verifica dovrà ritenersi:

1. che l'Ente sia “terzo proprietario” dell'immobile, ai sensi dell'art. 602 cod.proc.civ.;

2. che l'aggiudicatario, ove ricorrano le condizioni, sia tenuto a presentare l'istanza di concessione in sanatoria entro 120 giorni dalla notifica del decreto di trasferimento;

3. che, in caso contrario, ossia ove non ricorrano i presupposti della sanabilità dell'abuso, e non possano trovare applicazione eventuali condoni, il bene sia da reputarsi trasferito all'aggiudicatario unitamente all'obbligazione propter rem di provvedere alla sua demolizione, con ogni conseguenza del caso a fronte della eventuale inottemperanza.

Cass. civ., sez. Unite, ord., 25 aprile 2025, n. 10933

Segnaliamo:“In tema di vendita immobiliare, qualora il difetto del rilascio del certificato di agibilità sia riconducibi...
24/04/2025

Segnaliamo:

“In tema di vendita immobiliare, qualora il difetto del rilascio del certificato di agibilità sia riconducibile ad una carenza meramente formale, ossia alla mancata attivazione della pratica amministrativa diretta ad ottenerne il rilascio, e non già a carenze di natura sostanziale, strutturali e funzionali (sanabili o insanabili) – ossia alla mancanza dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza o inerenti al risparmio energetico –, l'inadempimento imputabile al venditore, ai sensi dell'art. 1477, terzo comma, cod.civ. – consistente nell'omissione dell'obbligo di rilasciare il relativo documento –, non incide sulla commerciabilità della res (in senso proprio), bensì sulla sola necessità di doverne curare la pratica, con l'esborso dei relativi oneri”.

Cass. civ., sez. II, ord., 22 aprile 2025, n. 10449

Segnaliamo: «In tema di distanze legali fra edifici, rientrano nella categoria degli sporti, non computabili ai fini del...
09/04/2025

Segnaliamo:

«In tema di distanze legali fra edifici, rientrano nella categoria degli sporti, non computabili ai fini delle distanze, soltanto quegli elementi con funzione meramente ornamentale, di rifinitura od accessoria (come le mensole, le lesene, i cornicioni, le canalizzazioni di gronda e simili), mentre costituiscono corpi di fabbrica, computabili ai predetti fini, le sporgenze degli edifici aventi particolari proporzioni, come i balconi, costituite da solette aggettanti anche se scoperte, di apprezzabile profondità ed ampiezza».

Cass. civ., sez. II, ord., 5 aprile 2025, n. 9036.

Segnaliamo: "La dichiarazione di addebito della separazione implica la prova che la irreversibile crisi coniugale sia ri...
28/03/2025

Segnaliamo:

"La dichiarazione di addebito della separazione implica la prova che la irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile esclusivamente al comportamento volontariamente e consapevolmente contrario ai doveri nascenti dal matrimonio di uno o di entrambi i coniugi, ovverosia che sussista un nesso di causalità tra i comportamenti addebitati ed il determinarsi dell'intollerabilità della ulteriore convivenza; pertanto, in caso di mancato raggiungimento della prova in relazione al fatto che il comportamento contrario ai predetti doveri tenuto da uno dei coniugi, o da entrambi, sia stato la causa efficiente del fallimento della convivenza, legittimamente viene pronunciata la separazione senza addebito (Cass. civ. n. 40795/2021).

Inoltre, secondo i principi generali, in tema di separazione, grava sulla parte che richieda l'addebito l'onere di provare sia la contrarietà del comportamento del coniuge ai doveri che derivano dal matrimonio, sia l'efficacia causale di questi comportamenti nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza (Cass. civ. n. 16691/2020)".

Cass.Civ., sez. I, ordinanza n. 8071 del 27 marzo 2025.

Segnaliamo: "Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se entr...
26/03/2025

Segnaliamo:

"Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se entro un anno dalla data convenuta tra le parti per la conclusione del contratto definitivo, e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta, non sia eseguita la trascrizione del contratto definitivo".

Cass. civ., sez. II, sent., 22 marzo 2025, n. 7634

Segnaliamo: La Sezione Terza civile ha disposto, ai sensi dell’art. 374, comma 2, cod.proc.civ., la trasmissione del ric...
25/03/2025

Segnaliamo:

La Sezione Terza civile ha disposto, ai sensi dell’art. 374, comma 2, cod.proc.civ., la trasmissione del ricorso al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione, che si presenta di massima di particolare importanza, relativa alla natura della perizia contrattuale e, in particolare, alla possibilità di configurarla in termini autonomi, ovvero quale species dell’arbitrato libero.

Ordinanza interlocutoria Numero: 7795, del 24 marzo 2025

Segnaliamo: "In caso di deliberazione assembleare volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controvers...
24/03/2025

Segnaliamo:

"In caso di deliberazione assembleare volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio e un singolo condomino, non sussiste il diritto di quest’ultimo, che è portatore unicamente di un interesse contrario a quello rimesso alla gestione collegiale, a partecipare all’assemblea, né, quindi, la legittimazione dello stesso a domandare l’annullamento della delibera per omessa, tardiva o incompleta convocazione".

Cass.Civ. sez. II sentenza n.. 7491 del 20 marzo 2025.

Segnaliamo: "In tema di distanze legali, esiste, ai sensi dell'art. 873 cod.civ., una nozione unica di costruzione, cons...
19/03/2025

Segnaliamo:

"In tema di distanze legali, esiste, ai sensi dell'art. 873 cod.civ., una nozione unica di costruzione, consistente in qualsiasi opera non completamente interrata avente i caratteri della solidità, stabilità ed immobilizzazione al suolo, indipendentemente dalla tecnica costruttiva adoperata, anche se realizzata mediante appoggio o incorporazione o collegamento fisso ad un corpo di fabbrica contestualmente realizzato o preesistente, e ciò indipendentemente dal livello di posa ed elevazione dell'opera stessa.

I regolamenti comunali, essendo norme secondarie, non possono modificare tale nozione codicistica, sia pure al limitato fine del computo delle distanze legali, poiché il rinvio contenuto nella seconda parte dell'art. 873 cod.civ. ai regolamenti locali è circoscritto alla sola facoltà di stabilire una distanza maggiore".

Cass. Civ., sez. II civile, ordinanza n. 6767 del 14 marzo 2025.

Segnaliamo: "Il perfezionamento del contratto di mutuo, con la conseguente nascita dell'obbligo di restituzione a carico...
12/03/2025

Segnaliamo:

"Il perfezionamento del contratto di mutuo, con la conseguente nascita dell'obbligo di restituzione a carico del mutuatario, si verifica nel momento in cui la somma mutuata, ancorché non consegnata materialmente, sia posta nella disponibilità giuridica del mutuatario medesimo, attraverso l'accredito su conto corrente, non rilevando in contrario che le somme stesse siano immediatamente destinate a ripianare pregresse esposizioni debitorie nei confronti della banca mutuante, costituendo tale destinazione frutto di atti dispositivi comunque distinti ed estranei alla fattispecie contrattuale. Anche ove si verifichi tale destinazione, il contratto di mutuo (c.d. mutuo solutorio), in presenza dei requisiti previsti dall'art. 474 cod. proc. civ., costituisce valido titolo esecutivo".

Cass. civ., sez. Unite, sent., 5 marzo 2025, n. 5841

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